dott.ssa Giuliana Arcelloni Battaglia

Psicomotricità e neuropsicomotricità dell'età evolutiva

Ambedue utilizzano il movimento, il corpo e il gioco come strumenti per favorire la relazione del bambino con il mondo esterno, la conoscenza e la presa di coscienza della propria personalità.

Psicomotricità

L’intervento è educativo e preventivo; gli obiettivi consistono nel:

  • Favorire lo sviluppo armonico e globale del bambino, ponendolo al centro delle relazioni fondamentali, vissute all’interno della famiglia e del mondo esterno.
  • Favorire l’integrazione, l’accettazione, e l’utilizzazione delle differenze personali. 

L’intervento si attua nel grande e nel piccolo gruppo, e anche a livello individuale per favorire, all’interno del setting, l’evoluzione adeguata ai bisogni del bambino.

  • Disagi del bambino nella relazione
  • Disarmonie nello sviluppo
  • Difficoltà di apprendimento

Il Progetto si attua in tre fasi

  1. Osservazione dei bambini in gruppo e/o a livello individuale da parte dello psicomotricista e dello psicologo. Contatti con insegnanti e genitori per presentare il progetto in condivisione con operatori insegnanti e genitori. Formazione dei gruppi e predisposizione delle attiiità da effettuarsi.
  2. Attività psicomotoria individuale e di gruppo.
  3. Condivisione da parte degli operatori, genitori e insegnanti dei disagi individuali e gruppali, riscontrati nel percorso e nell’evoluzione del bambino eo dei bambini

Neuropsicomotricità

L’intervento è riabilitativo:

  • Disturbi di apprendimento DSA (Dislessia, Disgrafia, Discalculia, Disortografia)
  • Disturbi di attenzione
  • Ritardi psicomotori
  • Patologie neuropsichiche
  • Disagi psicologigci

Vengono effettuati dal Neuropsicomotricista e, se necessario, da logopedista: ambedue collaborano con gli operatori scolastici, i genitori ed eventualmente con le strutture operanti sul territorio (UOMPIA, pediatri, medici di base, ospedali)